La Sindrome dell’Ovaio Policistico è la causa più comune di infertilità femminile, correlata all’assenza di ovulazione. Molte donne non sanno neppure di soffrire di PCOS finchè non cercano, senza riuscirci, una gravidanza.
Nella PCOS le ovaie producono più androgeni del solito, interferendo con l’ovulazione.
Nelle ovaie sono presenti i follicoli, delle sacche che contengono al loro interno gli ovuli. Normalmente, quando l’ovulo diventa maturo, il follicolo scoppia rilasciando l’ovulo che può raggiungere così le Tube di Falloppio e può essere fecondato.
Nella PCOS i follicoli non maturi si raggruppano e formano delle cisti, gli ovuli maturano ma i follicoli non scoppiano e non consentono il loro rilascio.
Per questo motivo le donne con PCOS hanno cicli mestruali irregolari:
- amenorrea (assenza dei cicli mestruale)
- oligomenorrea (cicli che si presentano raramente o con ritmi alterati)
- dismenorrea (cicli dolorosi)
- cicli anovulatori (perdite di sangue ma senza ovulazione)
Le donne affette da PCOS possono avere difficoltà a restare incinta, tuttavia il concepimento è possibile sia naturalmente, sia usando delle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA).
Alla base di qualunque trattamento per l’infertilità, spesso è utile intervenire sul proprio stile di vita (questo va valutato sempre con gli specialisti di riferimento), per esempio attraverso:
- la perdita di peso, laddove sia necessario per ripristinare l’ovulazione, attraverso una dieta mirata ed elaborata da un* professionista della nutrizione (gli studi dimostrano che il calo ponderale favorisce la ripresa dell’ovulazione e contribuisce alla riduzione degli androgeni, aumentando così la probabilità di restare incinta sia naturalmente che attraverso un percorso di procreazione assistita);
- l’adozione di uno stile di vita salutare, anche laddove non sia necessaria una perdita di peso, curando l’alimentazione e praticando attività fisica.
Durante la ricerca di una gravidanza che non arriva è particolarmente indicato il sostegno psicologico individuale e/o di coppia, al fine di:
- elaborare quello che sta accadendo
- limitare l’impatto che l’infertilità può avere sul benessere della persona e sulla relazione di coppia
- esprimere le proprie emozioni, paure, vissuti di colpa, inadeguatezza, solitudine che spesso si associano alla ricerca di gravidanza
- gestire lo stress e limitarne l’impatto sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (coinvolto nella produzione di ormoni, nell’ovulazione e appunto nello stress)
- valutare la possibilità di intraprendere un percorso di PMA o altre alternative (adozione, affidamento, restare senza figli)
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