Come abbiamo già spiegato in articoli precedenti, tra gli aspetti principali della Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) abbiamo l’iperandrogenismo, ossia un eccesso di ormoni sessuali maschili in circolo, e l’insulino-resistenza, ossia una riduzione della risposta delle cellule all’insulina, a prescindere dal peso della donna e dal suo Indice di massa corporea. Infatti, tra le terapie farmacologiche di base ritroviamo l’uso di contraccettivi orali e di metformina. Negli ultimi 20 anni diverse ricerche scientifiche hanno mostrato l’efficacia dell’inositolo nel trattamento della sindrome dell’ovaio policistico, tant’è che attualmente rappresenta l’integrazione d’elezione. Allora, oggi approfondiamo l’argomento.
Che cos’è l’inositolo?
- E’ noto anche con il nome di vitamina B7
- si trova in determinati alimenti (noci, agrumi, tuorlo d’uova, cereali integrali) ma viene anche prodotto dal nostro corpo
- E’ presente in diverse forme, di cui le principali sono il Myo-Inositolo (Myo-Ins) e il D-Chiro-inositolo (D-chiro-Ins).
La ricerca ha dimostrato che queste due forme presentano azioni biologiche differenti e di conseguenza agiscono in modo diverso sul quadro fisio-patologico della PCOS.
Più precisamente:
- il Myo-Ins agisce principalmente sul quadro glicemico, tramite il controllo dell’assorbimento del glucosio dal sangue, e sul segnale dell’ ormone follicostimolante (FSH)- che sappiamo essere in concentrazioni alterate in pazienti affette da PCOS
- il D-Chiro-Ins agisce invece principalmente sull’iperandrogenismo, in quanto regola la loro sintesi insulino-mediata
In condizioni fisiologiche, Il Myo-Ins rappresenta il 99% della riserva cellulare ovarica e viene convertito, solo in minima parte, nella forma D-Chiro-Ins.
In caso di iperinsulinemia , tipica condizione della PCOS, si ha un aumento della conversione del Myo in D-chiro-Ins, con successiva riduzione della concentrazione del primo.
Se quindi in una donna sana il normale rapporto tra Myo-Ins e D-chiro-Ins nel liquido follicolare è di circa 100:1, in quello di una donna affetta da PCOS, tale valore diminuisce drasticamente a 0,2:1.
Questo è il motivo per cui negli ultimi studi scientifici è stato osservato che un’integrazione di Inositolo risulterebbe utile e funzionale per ristabilire l’equilibrio fisiologico e quindi avere degli effetti positivi sulla sintomatologia della PCOS.
Ma quale dei due Inositolo è da prediligere?
In diverse ricerche si è posta l’attenzione sull’ una o l’altra forma, mostrando che:
- Myo-Ins, in associazione all’acido folico, migliora il tasso di ovulazione, la qualità ovocitaria e la regolarità mestruale– è stato osservato un suo effetto positivo in pazienti che devono sottoporsi ad IVF, con miglioramento dei tassi di successo di tali percorsi
- D-chiro-Ins riduce i livelli di androgeni liberi e l’insulino-resistenza periferica.
In entrambi i casi si assiste ovviamente ad un’attenuazione dei sintomi della PCOS, con aumento della fertilità della donna.
Ciò che però è stato mostrato è che un’integrazione combinata di entrambi, nel preciso rapporto di 40 Myo: 1 D-Chiro, risulterebbe essere l’approccio migliore per un miglioramento più efficiente dei parametri metabolici ed ormonali della PCOS.
In conclusione, bisogna precisare che tale integrazione resta comunque di competenza del professionista a cui decidete di affidarvi, in virtù del fatto che ogni paziente PCOS presenta degli aspetti peculiari che possono prevalere su altri.
Quindi, mi raccomando, nessun fai da te.
Autrice: Dott.ssa Arianna Izzo- biologo nutrizionista
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BIBLIOGRAFIA
Vittorio Unfer,1 John E. Nestler, Effects of Inositol(s) in Women with PCOS: A Systematic Review of Randomized Controlled Trials, Int J Endocrinol. 2016 Oct 23
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5097808/