“Sono stressata”: una frase di uso comune che anche un bambino di 5 anni è in grado di comprendere. Ma cosa è lo stress? Come si manifesta? Da cosa dipende e soprattutto quale relazione c’è fra stress, PCOS e salute in generale? Proverò a spiegartelo in parole semplicissime.
Lo stress è la risposta psico-fisica a compiti emotivi, cognitivi o sociali che tu percepisci come eccessivi. Questo significa che non è solo lo stimolo in sè a fare la differenza, ma l’interpretazione che ne dai, la tua risposta emotiva a quello stimolo: è stressante un evento che “senti” pericoloso o minaccioso o al di fuori del tuo controllo.
Il circuito ormonale coinvolto è detto asse HPA, ipotalamo-ipofisi-surrene: ipotalamo e ipofisi sono due strutture cerebrali che si trovano nella tua testa, mentre il surrene è una ghiandola endocrina che si trova sopra ad ognuno dei tuoi reni. Queste tre strutture interagiscono in questo modo: l’ipotalamo ordina all’ipofisi di dire alle ghiandole surrenali di produrre ormoni (cortisolo, adrenalina, ecc.).
La catena di eventi fisiologici che si scatena in risposta ad uno stressor (cioè stimolo che produce stress) è uguale per tutti: aumento del glucosio nel sangue, aumento della pressione sanguigna. Perchè? Perchè il nostro cervello prepara in questo modo il nostro corpo a reagire. Tutto bene se lo stress non è quotidiano. Ma se invece lo stress è giornaliero, questa catena di eventi si attiva continuamente (stress cronico), creando non pochi problemi sia a livello fisico che psichico.
Lo stress influisce sul tuo stato di salute generale.
Gli effetti dello stress cronico a livello fisico sono ben documentati: indebolisce il sistema immunitario e aumenta la vulnerabilità dell’organismo verso batteri e virus, produce ipertensione arteriosa e malattie coronariche (se sei sovrappeso, il rischio è ancora più alto), diminuisce la funzionalità della tiroide, acuisce i processi infiammatori, determina la comparsa di disturbi psicosomatici (gastrite e colite in testa, ma anche dermatiti, cefalee, ecc.).
Ma altrettanto vale per gli effetti sulla salute mentale perchè lo stress produce reazioni come ansia, depressione, ritiro sociale, abbuffate, insonnia, oltre ad una stanchezza cronica e malessere diffuso. Tutto ciò vale per tutti e tutte, ma nel caso delle donne con PCOS ci sono delle specificità.
Sì, perchè se hai già un problema di insulino resistenza, l’aumento del glucosio nel sangue in risposta allo stress non fa che peggiorare il tuo problema. Se cerchi una gravidanza, l’asse HPA può inibire il sistema riproduttivo interrompendo l’ovulazione e la mestruazione se ritiene che sia un momento inappropriato per concepire. Se presenti acne o soffri di irsutismo, l’alta presenza di cortisolo nel sangue aumenta queste manifestazioni cliniche. Insomma, qualunque sia la tua PCOS, lo stress cronico la peggiora.
Ma anche la PCOS può essere fonte di stress?
Assolutamente sì. Questo accade perchè uno dei fattori che rende più stressante un evento è la percezione della sua controllabilità: più senti di avere controllo su ciò che ti accade, meno questo è fonte di stress. Viceversa, più qualcosa sfugge al tuo controllo, più è stressante. Non tutto quello che ti accade è del tutto sotto il tuo controllo. L’acne non sempre migliora con le cure, non tutte le diete fanno immediatamente effetto, i peli a volte non si diradano completamente con il laser, non sempre una gravidanza arriva quando la cerchi: queste cose sfuggono al tuo controllo. E sono una grande fonte di stress. Che, come abbiamo visto, va a sua volta ad aumentare non solo le manifestazioni della tua PCOS ma anche ansia, depressione, abbuffate, ritiro sociale (soprattutto se già ne soffri).
Insomma, stress, PCOS e salute in generale sono interdipendenti e legate come in un circolo vizioso. Esiste via d’uscita?
Certamente. Per fare fronte allo stress esistono due strategie di coping (termine con cui si intende il fare fronte alle situazioni stressanti): il coping centrato sul problema e quello centrato sulle emozioni. In altri termini, se il problema è modificabile puoi alleviare lo stress intervenendo proprio sul problema; ma se questo non è del tutto modificabile, puoi efficacemente lavorare con le emozioni che il problema produce in te. Non sempre puoi riuscirci da sola, a volte è necessario un supporto psicologico.
Gli studi dimostrano l’efficacia di interventi di supporto psicologico nella gestione dello stress e nel miglioramento della salute psico-fisica delle persone (diversi studi riguardano in particolare le donne con PCOS). Lo stress si riduce e con questo anche le manifestazioni cliniche dalla PCOS esacerbate dallo stress. Ecco che quel circolo vizioso può trasformarsi in un circolo virtuoso!
Ma non sempre basta la forza di volontà e l’impegno perchè spesso le persone non hanno consapevolezza delle proprie emozioni negative (…e somatizzano con gastrite, colite, insonnia, ecc.) oppure usano strategie disfunzionali per gestirle (come la negazione, il rimuginare, l’uso di condotte compensatorie come cibo o alcol). Non solo. A volte le strategie di coping centrate sul problema da sole possono avere effetti negativi: è il caso delle diete molto restrittive, che da una parte migliorano il peso ma dall’altra condizionano enormemente la qualità di vita personale e sociale della donna. Lo stesso possiamo dire per la procreazione medicalmente assistita, se la consideriamo come una strategia per controllare il problema “infertilità”: può portare al risultato sperato ma che gran peso affrontare da sole quel percorso!
Il come fai qualcosa determina l’effetto di ciò che fai. Riappropriarti al 100% del controllo sulla tua salute, sulla tua fertilità, sul tuo aspetto fisico, non è sempre un obiettivo realistico. Non sempre si può fare come lo vorresti tu. E allora in questi casi, come in molti altri della vita, vale la pena investire energie nel tentativo di capire come puoi vivere comunque felicemente e senza smettere di voler bene a te stessa, anche se non controlli tutto, anche se la PCOS resta, anche se la PCOS “rompe”.
Autrice: dott.ssa Marta Grasso – psicologa psicoterapeuta
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